La prossima, sarà davvero una Pasqua di passione soprattutto per il turismo – il “made in Italy” per eccellenza: siamo o no il Paese più bello del mondo? – che, proprio nel periodo della Resurrezione, apriva solitamente le porte al mondo intero. E’ vero, i danni che stiamo registrando sono incalcolabili in tutti i settori (industria ed agricoltura “in primis”): se il Pil potrebbe scendere, nel 2020, del 6,5%, il debito pubblico, alla faccia di quei parametri europei della legge di stabilità ora messi da parte da Bruxelles, dovrebbe salire di oltre il 150%, con un “rischio-default” ovviamente rapportato alla durata della pandemia perché nessun virologo si espone ancora in tal senso.